aristotele


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Aristotele (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.) fù uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi.
Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia platonica; dopo la morte di Platone iniziò un periodo di viaggi durante il quale insegnò in molte città; tra il 343 e il 342 si occupò, su richiesta di Filippo II di Macedonia, dell'educazione di Alessandro Magno; tornato ad Atene  fondò nel 335-34 la sua scuola, il Liceo.
Per Aristotele esisteva , un mondo intelligibile, spirituale e invisibile, ma anche un mondo sensibile, cioè quello fatto di sostanze materiali.Tutto il sapere si suddivide ordinatamente in scienze:
teoretiche, volte al "sapere per il sapere" (theorein, vedere, contemplare).
 Queste sono le più importanti del sapere, perché hanno il compito di dirci cosa esiste;
- pratichevolte al "fare" (poiein), come l’ etica, per l'agire del singolo, e politica, per l'agire della collettività, che hanno il compito di delineare il retto comportamento dell'uomo;
-poietichevolte "all'agire" (prasseindove l'uomo non ha solo la possibilità di agire, può anche fare, cioè modificare il mondo materiale in cui si trova immerso; è il campo dell'arte.
Secondo Aristotele nell'uomo c’è il desiderio di conoscere la verità, e questo desiderio è più forte di qualsiasi interesse pratico.

Image result for aristoteleè la scienza fondamentale che si occupa delle caratteristiche universali dell'essere.
Per Aristotele le idee rappresentano la struttura essenziale immanente alle cose stesse.
Il punto di partenza della ricerca aristotelica sull'essere è quell'universo fatto da oggetti che possiamo percepire attraverso i sensi e a cui attribuiamo un nome e un significato.                    Per Aristotele la metafisica ha come oggetto l'essere in quanto essere (ONTOLOGIA) ma può avere  una molteplicità di aspettila sostanza, la qualità, la quantità, la relazione, il luogo, il tempol'agire, lo stato, la situazione.


L'AITIOLOGIAè la scienza delle cause prime, ossia dei supremi perché. Si possono in effetti conoscere dei perché prossimi, che si costituiscono in realtà come dei "come" in rapporto ai perché supremi, Le cause prime sono quattro:
  • La causa materiale o materia è il sostrato indeterminato, privo quindi di caratteri specifici. Di questa causa si sono occupati essenzialmente i primi filosofi (dalla scuola ionica a Eraclito).
  • La causa formale o forma è il fattore determinante, ciò che fa sì che la materia indeterminata assuma certi caratteri distintivi. Di questa causa si è occupato in particolare Platone, con la sua teoria delle idee.
  • La causa efficiente (o efficace, o agente) è ciò da cui è prodotto l'effetto: è la causa nel senso corrente del termine. È Empedocle ad aver per primo individuato questa causa, da lui collocata nelle forze di Amore e Odio.
  • La causa finale o fine è ciò verso cui tende la cosa causata. Di questa causa ha parlato soprattutto Anassagora, con la sua teoria del Nous, che organizza tutta la realtà dei semi in modo ordinato e finalizzato. Materia e forma sono principi intrinseci alla cosa, al punto che non si possono scindere. Causa efficiente e finale sono invece estrinseci alla cosa causata, la prima precedendola, la seconda seguendola.
L'ONTOLOGIA
Aristotele afferma che vi è una scienza che studia l'essere in quanto essere e le proprietà che gli competono in quanto tale. La metafisica è infatti, nel suo secondo senso, scienza dell'essere in quanto essere.

L'ANALOGIA ( uni-molteplicità dell’essere)
Aristotele afferma quindi la analogia dell'essere.In altre parole l'essere non è né univoco, cioè detto nello stesso identico senso di due cose diverse (ad esempio “cavallo” detto di due cavalli), né equivoco cioè due cose diverse con senso (totalmente) diverso.Tra i vari enti esiste, in questo senso, una analogia: si dice analogicamente, cioè né equivocamente né univocamente, che “è” una cosa e, ad esempio, un suo colore, un suo effetto operativo, un ricordo di essa, un sentimento da lei suscitato.
Così Aristotele supera definitivamente Parmenide, che concepiva l'essere come univoco, completando Platone, che secondo Aristotele, concepiva ancora l'essere come un genere, sia pure un genere trascendente, ossia come un universale sostanziale.
L'USIOLOGIA
Nell'essere un posto centrale lo occupa la sostanza.
Le caratteristiche della sostanza sono le seguenti:

  • unità: la sostanza deve essere un che di uno: un sasso è una sostanza, un mucchio di sassi no;
  • determinatezza: deve potersi indicare concretamente: l'umanità non è sostanza (se non in senso secondario: sostanza seconda), lo è l'uomo, quest'uomo qui (questo è sostanza prima, sostanza in senso vero e proprio);
  • indipendenza: appunto in quanto la sostanza sussiste, e non inerisce: un maglione è sostanza, il blu no, perché è sempre blu di qualcosa, di qualche sostanza, ad esempio blu del maglione;
  • attualità: deve essere qualcosa di attuale, di reale: il seme che è seme ora, è sostanza, la pianta che il seme può diventare, sviluppandosi, non è sostanza, finché il seme resta seme.
LA LOGICA ARISTOTELICALa logica è uno degli aspetti più studiati e approfonditi nel corso dei secoli. Aristotele la colloca al di fiori del quadro di sistemazione delle scienze. La logica non rientra nell'ambito delle scienze teoretiche, pratiche o produttive, ma si occupa della forma che devono avere i vari tipi di ragionamento di cui esse si avvalgono. La logica studia le regole e i principi che rendono corretta l'inferenza, ossia il passaggio, in un ragionamento, da premesse conosciute e affidabili a una conclusione nuova e valida.
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LA POETICA 
Per Aristotele la retorica si occupa delle tecniche per provocare la persuasione e presuppone onestà, bravura e capacità argomentativa dell'oratore.L'arte per Aristotele è molto positiva nella formazione dell'uomo perché ha una funzione catartica, cioè purifica l'animo dalle passioni negative e perché descrive la realtà elevandola a un grado maggiore di universalità, infatti, mira al verosimile (non al vero) e trascrive i fatti inserendoli in un disegno unitario, ordinario e completo.

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